sabato 21 giugno 2008

Et voilà les Nouvelle Vague

Un invito improvvisato, un'organizzazione dell'ultimo minuto e voilà mi ritrovo con amici/ex-colleghi e amici degli amici, diretta al concerto dei Nouvelle Vague nella splendida (o dovrei dire romantica?) Villa Arconati.

Dopo aver vagato per le vie suburbane della periferia nord occidentale di Milano, siamo riusciti ad arrivare a destinazione giusto in tempo per l'inizio del concerto.
In realtà più che un concerto si è trattato di uno spettacolo musicale: le chanteuses, soprattutto Camille, si sono prodigate in danze simil-tarantate super sexy al punto che nell'aria non si percepivano le classiche fiammelle di accendino o le parole delle canzoni, ma gli ormoni impazziti dei maschietti accaldati. Aldilà del concerto (forse avrei preferito non vederli dal vivo), è stato molto divertente vedere le reazioni del pubblico, in particolare di quello maschile. Applausi chiaramente diretti alle performance danzanti e non alla musica, visi attoniti dello staff in prima linea composto da vigili del fuoco, buttafuori e fotografi che si sistemavano i capelli alla fine di ogni canzone, fidanzatini che cercavano di rimanere indifferenti per non urtare la suscettibilità delle loro compagne (mi auguro che siano riusciti a sfogarsi dopo, poverini). Insomma un vero e proprio tripudio di ormoni impazziti, di commenti e di fantasie pensate e non. Sono sicura che se avessi chiesto all'uscita i titoli del repertorio appena cantato, nessuno sarebbe stato in grado di rispondere correttamente.
Il concerto è durato molto poco, per cui molti hanno cercato di raffreddare le scalmane con una bella birretta ghiacciata nel contesto molto suggestivo della villa illuminata ad arte. Peccato che ci abbiano cacciato dopo poco.

1 commento:

Prof. P. J. Cousin ha detto...

Se il testosterone fosse stato gas, sarebbe bastato un fiammifero sotto a quel palco per fare esplodere il giardino e la villa.