Questa mattina l'acquisto compulsivo ha colpito anche me. Sono entrata in un meganegozio di elettronica e ho dato fondo al fondo, arraffando dagli scaffali...no, non ferri da stiro o forni a microonde, ma diverse periferiche per il mio mac. Il commesso, un ragazzetto ignorante, mi guardava esterrefatto. E lui non sa che, se fosse stato un minimo preparato e mi avesse curato, avrei preso altri fantastici aggeggi tecnologici.
In realtà, ancora più dell'acquisto in sé, adoro i momenti successivi, quelli della corsa a casa e dello spacchettamento, del lancio di carte, plastiche, scatole e manuali di istruzione e del montaggio a intuito. Quel profumo inconfondibile degli oggetti tecnologici nuovi, lucidi, senza un graffio, dei cavi e degli spinotti intonsi. Quel senso di appagamento dato dai cling dell'avvio e del funzionamento effettivo.Insomma invitatemi pure a cena, ma non portatemi in un negozio di elettronica :-)
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