giovedì 5 novembre 2009

Spadellamenti e spentolamenti

In questi giorni faticosi, uggiosi e freddini, quando esco dall'uff l'unica cosa che desidero è tornare a casa e cucinare. E' strano, sono cotta, devo scapicollarmi per arrivare al supermercato quell'attimo prima che chiuda, passo almeno 2/3 ore in piedi accanto ai fornelli, eppure cucinare è l'unica cosa che mi rilassa sul serio.
Scegliermi gli ingredienti, ragionare sulle combinazioni e i gusti, sperimentare e preparare piatti nuovi. Spettacolo!
Di solito tutto parte da una voglia. Voglia di crespelle? Voilà le crespelle bitto e spinaci. Voglia di fiori di zucca? Voilà quiche di fiori di zucca o fiori di zucca in pastella. Voglia di torta ai mirtilli (che ho da qualche anno, dall'uscita di My Blueberry Nights, il film più brutto del mio regista preferito :-( ? E voilà la mia torta di compleanno e così via...voglia di pesce all'acqua pazza, o maccheroni al forno con il ragù, friarielli, pizze di scarola e torta di carote, tagliatelle ai funghi e moscardini con i piselli. Tra un po' riprenderò a fare anche il pane, ma lì mi ci vogliono le farine 'bbbuone che al supermercato non esistono.
Il paradosso è che adesso ho la voglia di cucinare, ma non ho lo spazio per invitare. Se non altro ho chi amorevolmente mi fa da cavia.

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