lunedì 14 aprile 2008

Mondi a confronto

Munyurangabo – Liberation Day di Lee Isaac Chung (Ruanda) (sinossi del film)

Lee Isaac Chung, regista coreano che vive e lavora da anni negli Stati Uniti si è trovato a girare questo film perché sua moglie, che fa volontariato ogni anno in Ruanda, gli chiede di raggiungerla e di “trovarsi qualcosa da fare”. Così decide di raccontarci la storia di un’amicizia tra due ragazzi ruandesi, Sangwa e Munyurangabo. Il loro legame, sincero, spontaneo e scevro da ogni condizionamento, deve però confrontarsi con i pregiudizi, profondi e radicati dovuti alla loro diversità di razza, uno è hutu e l’altro tutsi, alle credenze della campagna e alle paure ataviche dei genitori hutu di Sangwa.
Splendida la poesia recitata da un ragazzo incontrato casualmente per strada che racchiude in pochi versi, musicali e ipnotici, la storia del Ruanda, l’importanza del recupero delle tradizioni e della cultura originarie e la necessità della ricostruzione della dignità di un popolo distrutto dal genocidio.
Ho molto apprezzato la semplicità e il rispetto con i quali si dà risalto ai paesaggi, agli usi e ai costumi locali e ai loro sentimenti, così complessi.
Trovo che sia uno splendido esempio della fusione di culture diverse: quelle del regista coreano di origine e statunitense di adozione, da un lato, e quelle degli hutu e dei tutsi in Ruanda, dall’altro.

dal Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina 7-13 Aprile 2008

Nessun commento: