mercoledì 11 giugno 2008

La vendetta delle mie All Stars

Ne hanno viste di tutti i colori. Hanno attraversato asfalti urbani, deserti e medine, campi incolti, pantani, mari e parchi, sotto la grandine o il caldo tropicale, su bici, bus o barche. Sono andate anche a Washington appena dopo l'11 settembre.
Sempre loro, indisturbate, incensurate con quell'aria un po' vissuta, sempre parte di me.
Oggi, però, all'aeroporto di Capodichino, forse un po' offese perché le ho tradite per un intero giorno con un paio di sandali con tacco alto (indossati per un'occasione speciale), sono state protagoniste di un momento di ordinaria follia: sono state bloccate al check in, perché molto sospette.
Suonano al primo passaggio, al secondo. I poliziotti mi chiedono di passarle, una ad una, sotto un altro aggeggio con la sagomina delle scarpe (ricorda vagamente la macchina per fare step). Appena mi sono avvicinata la macchina ha "urlato" nella sua lingua, fatta di sirene e lucine luminose rossissime, TERRORISTA TERRORISTA, prima all'una poi all'altra. Mi chiedono di spostarmi in un angolo e di toglierle, lasciandomi con i miei calzini a righine colorate. Le hanno portate via per un terzo esame, su un vassoio, come se potessero esplodere da un momento all'altro. Denudate, trapassate dai raggi X, la loro anima visualizzata in nero e verde. Intanto la mia mente vaga e ne visualizza il seguito: il poliziotto si avvicina e mi dice "signo' dobbiamo trattenere le sue All Stars per degli accertamenti, lei può andare". Ne immagino il successivo interrogatorio, come per la lattina Campbell's di Tom Robbins, loro due chiuse in una stanza che si gettano rapide occhiate d'intesa, mentre sono sotto torchio. Invece no, torno alla realtà, si fà per dire, quando il poliziotto ritorna porgendomele sul vassoio. Per un attimo mi sono sentita un po' Cenerentola con le sue scarpine di cristallo. Una scena unica.
Così a chiunque avesse intenzioni losche, sconsiglio vivamente l'uso delle All Stars, sarebbe il colmo farsi beccare per un paio di scarpe di pezza.
Agli amici che provano da anni a farmi indossare un paio di calzature diverse, più "femminili e a modo", sappiate che, quello di oggi, NON è stato un deterrente.

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